29 gennaio 2019 cinque anni e mezzo trascorsi dal rapimento di Paolo. Preghiamo insieme attraverso il Salmo 123
gennaio 31st, 2019
Salmo 123
Canto delle ascensioni.
1 A te alzo i miei occhi,
a te che siedi nei cieli.
2 Ecco, come gli occhi dei servi alla mano dei loro padroni,
come gli occhi di una schiava alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi sono rivolti al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.
3 Pietà di noi, Signore, pietà di noi,
siamo già troppo sazi di disprezzo,
4 troppo sazi noi siamo dello scherno dei gaudenti,
del disprezzo dei superbi.
Psaume 123
Cantique des montées.
1Je lève mes yeux vers toi,
Qui sièges dans les cieux.
2 Voici, comme les yeux des serviteurs sont fixés sur la main de leurs maîtres,
Et les yeux de la servante sur la main de sa maîtresse,
Ainsi nos yeux se tournent vers l’Eternel, notre Dieu,
Jusqu’à ce qu’il ait pitié de nous.
3 Aie pitié de nous, Eternel, aie pitié de nous!
Car nous sommes assez rassasiés de mépris;
4 Notre âme est assez rassasiée
Des moqueries des orgueilleux, du mépris des hautains.
Psalm 123
A song of ascents.
1 I lift up my eyes to you,
to you who sit enthroned in heaven.
2 As the eyes of slaves look to the hand of their master,
as the eyes of a female slave look to the hand of her mistress,
so our eyes look to the Lord our God,
till he shows us his mercy.
3 Have mercy on us, Lord, have mercy on us,
for we have endured no end of contempt.
4 We have endured no end
of ridicule from the arrogant,
of contempt from the proud.
مزمور ١۲٣
١ تَرنِيمَةٌ لِلصُّعُودِ إلَى الهَيكَل.
إلَيكَ أرفَعُ عَينَيَّ،
أيُّها المُتَوَّجُ فِي السَّماءِ!
۲ كَما يَعتَمِدُ العَبدُ عَلَى سَيِّدِهِ،
وَالخادِمَةُ عَلَى سَيِّدَتِها،
هَكَذا نَحنُ نَتَّكِلُ عَلَى إلَهِنا
لِكَي يُبدِيَ لَنا رَحمَةً
٣ ارحَمْنا، يا اللهُ، ارحَمنا،
فَقَدِ اكتَفَينا مِنَ الذُّلِّ!
٤ مِنَ الإهاناتِ وَالاسْتِهزاءِ
مِنْ أُولَئِكَ المُرتاحِينَ المُتَغَطرِسِينَ
A Padre Dall’Oglio con Affetto.
<Ho ingoiato le molte miserie del tempo come se fossero state
dei favori; e quando il tempo mi presenta l'otre,io bevo.
Quante angosce mi hanno abbeverato con le loro coppe;ed io ho fatto bere loro
l'oceano della mia pazienza.Ho indossato la corazza della pazienza contro
la vicissitudini che mi avviluppavano,e ho detto alla mia anima :"pazienta altrimenti muori"
E così ho saputo sopportare calamità il cui urto avrebbe potuto sbriciolare le montagne più grandi.
Abù al Qasim Samnùn(915) detto l'Innamorato
Cordiali Saluti Andrea Raggi,,,sufi
alSabaru(il Paziente). Ho ingoiato le molte miserie del tempo come se fossero state dei favori;e quando il tempo mi presenta l’otte ,io lo bevo.Quante angosce mi hanno abbeverato con le loro coppe;ed io ho fatto bere loro l’ oceano della mia pazienza.Ho indossato la corazza della pazienza contro le vicissitudini che mi avviluppavano,e ho detto alla mia anima’Pazienta altrimenti muori’E così ho saputo sopportare calamita il cui urto avrebbe potuto sbriciolare le montagnne piu’ grandi” Abu al Qasim Samnun(915) Con affetto e un grande dolore nel cuore( Andrea …un sufi.Grazie fratello Paolo